La sua storia e le testimonianze passate ne fanno un luogo da visitare.
Alcuni ritrovamenti accidentali fanno presumere che già sin dal II millennio a.C. il territorio fosse abitato. Andrebbero finanziati scavi archeologici per risalire a quanto effettivamente accaduto, poiché diversi reperti sono stati rinvenuti dagli abitanti del luogo.
In questi territori insisteva una sorgente d’acqua, Genenìa, utilizzata dagli antichi pastori ed agricoltori del feudo Culla.

Lucca Sicula è un borgo prevalentemente agricolo.

Rispetto al luogo originario, la sorgente fu spostata e, nel 1898, fu costruita una fontana per le funzioni pubbliche.
Dal 1972 l’abbeveratoio si trova in una zona periferica del Comune mentre

la statua Primavera, una statua marmorea con figura femminile, oggi è stata sistemata nella piazza principale del paese.
Interessante è la conformazione della casa unifamiliare, retaggio di antiche costruzioni che rispettavano le esigenze del secolo passato.

In paese sono presenti due Chiese di interesse particolare.
La Chiesa Madre “Maria SS. Immacolata”, edificata nel 1640, è il luogo principale delle celebrazioni religiose.
Originariamente fu dedicata alla “Concezione della Beata Maria Vergine” ed il suo impianto planimetrico doveva essere identico all’attuale : una navata centrale e quattro nicchie laterali dedicate alle anime del Purgatorio, a S. Francesco d’Assisi, a S. Aloi ed a S. Antonio Abate.
Conteneva un fonte battesimale e, in fondo, la sagrestia.
Internamente la Chiesa subì alcune modifiche nel XVIII sec°. e nella prima metà del XIX° sec. sia per quanto riguarda la copertura che per gli stucchi.
Anche l’esterno nel XIX ° sec. fu rimodellato per essere fortificato; fu aggiunto il portone esterno e, nei primi decenni di del 1900, furono costruiti il campanile e l’orologio.
La Chiesa del SS. Rosario, situata nella parte bassa del paese, fu costruita nel 1860.
Essa raccoglieva la classe sociale di origine più umile.
Al suo interno c’era e c’è una navata centrale inizialmente composta da tre altari.
I due laterali erano dedicati al SS. Crocifisso ed alla fuga in Egitto mentre il centrale era l’altare maggiore. In epoca più recente fu aggiunto l’altare dedicato a S. Michele Arcangelo, protettore della classe sociale umile e diretto rivale di S. Giovanni.
Ancora oggi i due Santi, durante le celebrazioni pasquali, sono protagonisti dell’incontro, spettacolare manifestazione che vede partecipe tutto il paese.

Il campanile della Chiesa presenta un interessante mosaico policromo; al suo interno, invece, la sagrestia conteneva un dipinto datato 1650 e raffigurante la Madonna con Gesù Bambino oggi ospitata nella Chiesa Madre Maria SS. Immacolata. Il quadro fu rivisto nel 1810.
Esternamente il sagrato presenta un acciottolato che rappresenta il monogramma della Madonna.
Lungo la via Lo Cascio c’è il Palazzo Mangano, ora demolito, un’abitazione signorile del 1800.
Il Palazzo Lo Cascio è l’unica abitazione signorile rimasta. Il prospetto insiste sulla Piazza Vittorio Emanuele.
L’edifico è stato acquistato dal Comune nel 2005 ed il suo restauro è già stato ultimato.

E’ stato dichiarato “monumento storico” ed è tutelato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.

La piazza principale, intitolata a Vittorio Emanuele, è il centro del paese.
In essa, ancora oggi come allora, si svolge la vita sociale cittadina.
Originariamente qui c’era l’abbeveratoio da cui sgorgava la sorgente Genenìa e qui si svolgeva il mercato.
Per ultimare il giro in paese si deve visitare la Biblioteca Comunale ricca di più di 8200 volumi, videocassette e documenti storici alcuni dei quali sono stati donati in anni recenti dalla gemella Lucca toscana, con la quale la nostra è in rapporti di collaborazione.